Guerra Israele-Hamas, l’Onu scende in campo: “Sono passati 30 giorni. Ora basta, deve finire subito”

Guerra Israele-Hamas, l’Onu scende in campo: “Sono passati 30 giorni. Ora basta, deve finire subito”

A Gaza sono state uccise quasi 9.500 persone, tra cui 3.900 bambini e oltre 2.400 donne. Più di 23.000 feriti necessitano di cure immediate negli ospedali sovraccarichi


Diciotto agenzie delle Nazioni Unite, tra le quali i vertici dell’Ocha, dell’Unicef, del Programma alimentare mondiale, dell’Oms, di Care International hanno firmato un appello congiunto per un immediato cessate il fuoco umanitario a Gaza. Si tratta di una dichiarazione congiunta insolita, in cui si esprime profonda indignazione per il drammatico bilancio delle vittime civili nella guerra Israele-Hamas.

“Da quasi un mese il mondo osserva l’evolversi della situazione in Israele e nei Territori palestinesi occupati con shock e orrore per il numero vertiginoso di vite perse e dilaniate. Secondo le autorità israeliane, in Israele sono state uccise circa 1.400 persone, per lo più civili e migliaia sono rimaste ferite. Più di 200 persone, compresi bambini, sono state prese in ostaggio. I razzi continuano a traumatizzare le famiglie. Decine di migliaia di persone sono state sfollate. Questo è orribile”.

Guerra a Gaza, urge un intervento

La situazione è definita “orribile” e “inaccettabile”. Le esplosioni “senza precedenti” hanno ucciso e ferito cittadini mentre le comunicazioni e i servizi Internet sono tagliati fuori dalla Striscia. Nella dichiarazione congiunta si legge che l’orribile uccisione di civili a Gaza è un oltraggio, così come lo è l’esclusione di 2,2 milioni di palestinesi da cibo, acqua, medicine, elettricità e carburante.

Nell’appello si chiede ad Hamas di rilasciare gli oltre 240 ostaggi che ha preso durante l’attacco e si esortano entrambe le parti a rispettare gli obblighi derivanti dal diritto internazionale anche in guerra. A Gaza – sottolineano i capi delle agenzie Onu – devono entrare più cibo, acqua, medicine e carburante per aiutare la popolazione assediata.

Nelle ultime 48 ore a Gaza sono morti altri cinque operatori delle Nazioni Unite, portando a 79 il totale delle vittime Onu. A dichiararlo è l’agenzia per i rifugiati palestinesi, UNRWA, il cui segretario generale Philippe Lazzarini ha detto – nei giorni scorsi – che si tratta del più alto numero di lavoratori umanitari Onu uccisi in un periodo così breve.