Sarno, accoltellò il padre durante una lite: condanna bis per il 43enne

Sarno, accoltellò il padre durante una lite: condanna bis per il 43enne

La vittima fu trovata priva di vita all’interno del suo appartamento proprio su segnalazione del figlio. Giorni fa ha ammesso di essere l’assassino: condannato in Appello


SALERNO – Arriva la condanna bis per Sergey Nesterchuck, il 43enne di origini straniere. L’uomo ha dichiarato di aver ucciso suo padre durante un litigio avvenuto qualche anno fa a Sarno, nell’Agro nocerino-sarnese. Durante una lite violenta, l’imputato colpì il padre con una coltellata. La vittima, 65 anni, morì sul colpo. In appello i giudici hanno condannato l’uomo per omicidio volontario (in primo grado l’accusa fu riqualificata in preterintenzionale) riconoscendogli le attenuanti generiche prevalenti.

Omicidio a Sarno, i fatti

All’epoca dei fatti, la vittima fu trovata esanime all’interno della sua abitazione su segnalazione del figlio, che aveva detto ai vicini e ai Carabinieri giunti sul posto di un incidente domestico. La tesi, però, è stata subito smentita perchè il 43enne ucraino, con l’aiuto di un coltello, aveva colpito al petto il padre. Nella cicostanza i militari dell’Arma trovarono l’arma del delitto nel bagno.

Alla luce dei fatti poco chiari, la Procura aveva già chiesto una condanna di 24 anni di reclusione per il figlio. Dopo qualche settimana difatti fu arrestato. Da alcune intercettazioni ambientali, inoltre, era emersa la volontà da parte dell’imputato di recarsi in Ucraina con il pretesto di trasportare la salma. I sanitari del 118, quel giorno, trovarono l’uomo già moribondo. In casa c’erano diverse tracce di sangue, sparse in diversi angoli.