Secondigliano, armi e droga in casa: colpo al nipote del boss della Vanella Grassi

Secondigliano, armi e droga in casa: colpo al nipote del boss della Vanella Grassi

Le diverse armi di Mennetta saranno spedite ai laboratori della Scientifica per accertare l’eventuale utilizzo nei recenti fatti di sangue


NAPOLI – Fucili, pistole, quasi mezzo chilo di droga e 11mila euro in contanti trovati nell’abitazione di Antonio Mennetta: il nipote omonimo del capo del clan della Vanella Grassi. Il 34enne è stato arrestato ieri sera, martedì 7 novembre, dagli agenti del Commissariato di Secondigliano. L’uomo ora è accusato di detenzione di armi e di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefaccenti.

Camorra, arrestato il parente del boss

A seguito di un’attività investigativa sul territorio napoletano, i poliziotti hanno messo al setaccio l’appartamento di Mennetta. Nello specifico, sono stati sequestrati un chilo e 700 grammi di hashish, 650 grammi di marijuana e 20 grammi di cocaina, già divisi in dosi. Sequestrato anche materiale per il confezionamento e diversi bilancini di precisione. Rinvenuti anche 11mila euro in contanti ritenuti profitto di attività illecita.

Le armi – fucili, tra cui uno a canne mozze, la cosiddetta lupara, un revolver, una pistola semiautomatica e munizioni di vario calibro – saranno spedite ai laboratori della Scientifica per accertare l’eventuale utilizzo nelle recenti stese avvenute a Napoli.